Sale in Acquario

il sale si usa solo in cucina? No!
In effetti lo possiamo utilizzare anche per la nostra passione per l’acquariologia.

Il sale è una delle più antiche fonti di reddito ed è stata nel passato una moneta di scambio fondamentale. Carovane di beduini attraversavano il deserto per portare il sale in giro per il mondo perchè era molto ricercato ed ambito.

Il sale era utilizzato anche come curativo per abrasioni, ferite della pelle ecc. È la più antica medicina del mondo.
Oggi esistono tante attività industriali dedicate al sale, come le saline, con vere e proprie montagne di sale (come le saline di Trapani, di Margherita di Savoia ecc.) che fanno capire l’importanza di questo elemento, anche se oggi la sua facile reperibilità ci risulta scontata ed anche economica.

Come può essere importante il sale per la nostra passione?
In primis perchè per alcune varietà come i goldfish, gli orifiamma e i pesci d’acqua fredda in generale vengono allevati con una certa quantità di sale che consente di proteggere le mucose e renderli più forti da quelli che possono essere gli agenti patogeni presenti negli stagni e nelle enormi vasche d’allevamento.

Anche nei nostri acquari possiamo usare il sale
Per quanto concerne altre varietà lo stesso tipo di metodologia viene utilizzata negli allevamenti delle poecilia.
Le poecilia sappiamo che esistono tante varietà, dal famigerato “guppy” o poecilia reticulata, ai cosiddetti sphenops o black molly, ai balloon ecc.
Il consiglio base per tenerli in buono stato è quello di aggiungere circa un grammo per ogni litro di acqua.
Se abbiamo un acquario di 50 litri si devono aggiungere 50 grammi di sale.
Ma quale tipo di sale usare? Il sale classico, cloruro di sodio, grosso, non raffinato, il cosiddetto sale da cucina va benissimo.

Quando andiamo ad effettuare cambi parziali d’acqua aggiungeremo solo la quantità di sale corrispondente al cambio dell’acqua “nuova”.
L’obiettivo è quello di ricreare le condizioni ideali per questi pesciolini in vasca, come quando vengono allevati.
Vediamo che il sale è un ottimo curativo e può essere utilizzato per curare e proteggere le mucose oltre che per curare patologie quali vermi della pelle, puntini bianchi (ichtyo e odinium) e costia.

I vermi della pelle possono essere curati in modo meccanico, prelevandoli con una pinzetta per sopracciglia ed estirpati manualmente a uno ad uno, ovviamente con il pesciolino tenuto sempre in acqua, affinché respiri sempre, o anche con il sale.
Le dosi per la cura sono maggiori: una cura in vasca avviene con tre grammi di sale per litro. Effettueremo una tripla dose per almeno tre giorni
Dopodiché si farà un cambio parziale d’acqua e poi un ulteriore ridosaggio finché il pesciolino non avrà migliorato la sua condizione.

Un altro metodo curativo del sale sono i cosiddetti Bagni.
I Bagni di sale vengono effettuati con 3/5 grammi di sale per litro, in un secchio o bacinella, dove posizioneremo il pesciolino che vogliamo andare a curare in maniera mirata. Pescheremo il pesciolino e lo metteremo in bacinella con questa grande quantità di sale.
Attenzione ad osservare che i pesciolini non vadano in ipossia, (quando boccheggiano in superficie per mancanza di ossigeno) o che al contrario, vadano ad appoggiarsi sul fondo. Questi bagni curativi vanno ripetuti più volte nell’ambito di una settimana.

Alla prossima!

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