Come eliminare le alghe BBA (Black Beard Algae)
Le BBA (Black Beard Algae), dette anche alghe a pennello nero, sono tra le più ostinate da eliminare in acquario. Si presentano come piccoli ciuffi scuri e filamentosi, simili a una barba incolta che si attacca a piante, legni e decorazioni.
La loro comparsa è sintomo di uno squilibrio tra luce, CO₂ e nutrienti (soprattutto fosfati).
Ecco i passaggi fondamentali per eliminarle:
Ridurre l’illuminazione – Evita fotoperiodi troppo lunghi. Mantieni al massimo 8 ore di luce al giorno, simulando il ciclo naturale.
Stabilizzare la CO₂ – Oscillazioni tra giorno e notte favoriscono le alghe. Spegni l’impianto di CO₂ di notte e mantieni valori costanti.
Aggiungere batteri benefici – Dopo un cambio parziale, integra batteri liquidi per rinforzare la flora batterica.
Introdurre piante a crescita rapida – Piante come Hygrophila o Ceratophyllum competono con le alghe per i nutrienti, limitandone la crescita.
Usare un protocollo antialghe dedicato – Fish OK! offre una linea specifica anti-alghe per risolvere il problema in modo naturale e graduale.
Ricorda: le BBA non si eliminano con la “bacchetta magica”, ma con un equilibrio biologico stabile. Quando il sistema torna bilanciato, le alghe scompaiono da sole.
Pesci che si inseguono: gioco o aggressività?
Un’altra domanda frequente riguarda i pesci che si inseguono. Stanno giocando o si stanno attaccando?
Dipende da specie, spazio e comportamento sociale.
In molti casi (come per i Barbus o altri pesci di branco), gli inseguimenti sono parte del corteggiamento o della gerarchia.
Tuttavia, se noti pinnette morsicate, branchie gonfie o stress visibile, la causa può essere aggressività o sovraffollamento.
Ecco i consigli pratici di Fish OK!:
Aumenta i nascondigli con piante, rocce o decorazioni naturali.
Evita vasche spoglie e prediligi un ambiente “naturale”, che consenta ai pesci di delimitare il proprio territorio.
Non tenere pesci singoli di una stessa specie: l’assenza di conspecifici può portare un pesce a infastidire altri esemplari incompatibili.
Sale in acquario: sì o no con i pesci pulitori?
Il terzo quesito riguarda l’uso del sale da acquario, tema sempre discusso tra gli appassionati.
Il sale può essere utile solo in casi specifici e con alcune specie, ma va evitato con pesci di origine amazzonica come Ancistrus e Corydoras, che possono soffrirne.
Ecco quando e come usarlo:
Utile in piccole dosi (1–3 g/l) con specie d’acqua dura o salmastra, come Poecilia (Guppy, Platy, Molly) o pesci d’acqua fredda (Carassi).
Da evitare con pesci tropicali sensibili (Ancistrus, Corydoras, Tetra, Discus).
In caso di emergenze (puntini bianchi, parassiti), puoi usarne dosaggi minimi (1 g/l) solo per pochi giorni.
L’alternativa consigliata è utilizzare trattamenti naturali e prodotti dedicati della linea Fish OK!, sviluppati per agire in modo sicuro sul microbioma e sulle mucose dei pesci.