Caro Bolletta: Quanto incide l’acquario? consigli per risparmiare

Oggi parliamo di quello che è un argomento di dibattito molto frequente in questo periodo, il caro bolletta e il caro energia.

La tv, i media e la realtà ci dicono che c’è un incremento dei costi dell’energia spropositato che ci fa temere e ci fa fare la domanda: che faccio? Stacco la spina del mio acquario?
In realtà è un falso mito che l’acquario sia la causa di bollette salate di una famiglia media.

Una casa con un nucleo familiare di tre persone ha un consumo relativamente a un acquario base (con pompa, riscaldatore e luce) di circa il 3%, rispetto alla bolletta totale.

Quindi niente panico, talvolta si da colpa all’acquario dei costi dell’energia, chiediamoci invece cosa consuma e assorbe tanto come il forno, o spie che rimangono accese h24 ecc., tante altre fonti di assorbimento energetico che in un mese hanno la loro incidenza non da poco.

Invece un acquario moderno, di ultima generazione, come quelli che vengono prodotti attualmente hanno delle caratteristiche di basso consumo. Su una bolletta di 100 parliamo di solo il 3%.

Andiamo ad elencare le caratteristiche e i consumi relativi agli elementi che compongono un acquario.
Il primo elemento che ci fa pensare a un consumo è il termoriscaldatore.
Se abbiamo un acquario di pesci d’acqua fredda questo problema non si pone visto che le temperature sono comprese tra 18 e i 20°, ma se abbiamo un acquario con pesci tropicali, il nostro consiglio è di non avere una temperature troppo alta, diciamo tra i 24 e i 25°.

Normalmente nelle abitazioni abbiamo un range di temperature compreso tra i 20 e i 21°, che è il range naturale della temperatura ambiente, quindi sono solo 2-3 gradi di differenza quando attacchiamo il termoriscaldatore.
Un consiglio è di utilizzare un termoriscaldatore di ottima qualità, totalmente regolabile (come detto tra i 24-25°) e sovradimesionato rispetto alla capacità della vasca.

Se un acquario è di 100 litri sarebbe ideale comprare un termoriscaldatore di 150watt, che va ad accendersi per un periodo inferiore rispetto al termoriscaldatore dimensionato precisamente al volume della vasca.
Quindi un termoriscaldatore maggiorato rispetto al volume della vasca sarà ottimale, lavorerà meno tempo e di conseguenza consumerà di meno.

Altro elemento che compone l’acquario è la luce. Ormai i vecchi tubi al neon ad alto assortimento non sono più di uso comune. Oggi invece abbiamo le plafoniere a luci led. È risaputo che i led consumano meno rispetto ai vecchi neon. Lampade, plafoniere e tubi a led sviluppano una luminosità di 50watt ma ne consumano 5-7 watt, quindi anche le luci non sono un elemento di alto consumo.

Poi c’è la pompa di filtraggio.
Le pompe hanno un consumo ridotto, tra i 3 e i 20 watt, in base alla dimensione della pompa e dell’acquario.
Normalmente non consigliamo acquistare per il sistema filtrante, pompe molto potenti con un wattaggio molto alto, ma una pompa di media e piccola portata che, con un trascinamento lento, consentirà alla flora batterica aerobica di “acchiappare” le sostanze organiche dell’acquario.

Tutti questi elementi, termoriscaldatore sovradimensionato rispetto al volume della vasca, un sistema di illuminazione a led di ultima generazione e una pompa correttamente proporzionata per il sistema filtrante di tipo biologico consentono di avere un bassissimo consumo dell’acquario.

In conclusione, continuate tranquillamente a coltivare la vostra passione per l’acquariologia senza panico per i costi energetici, in quanto, come abbiamo visto l’incidenza di una acquario su di una bolletta energetica è solo il 3%

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